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La Galleria Arte Pentagono è orgogliosa di ospitare a Pescara la personale del Maestro BRUNO DONZELLI.
L’artista nasce a Napoli nel 1941. Giovanissimo,appena ventunenne, tiene la sua prima personale alla Galleria del Fiorino a Firenze nel 1962. Da allora ha tenuto oltre 200 mostre,in Italia ricordiamo quelle a Palazzo dei Diamanti di Ferrara,alla Reggia di Caserta,al Maschio Angioino a Napoli e nelle principali città Europee: Parigi,Ginevra,Dusseldorf,Strasburgo,Basilea,Colonia,Toulose,Monaco e Barcellona.
Nel 1991 per il comune di Roma realizza presso il Teatro dell’Orologio le scenografie di “Folli notti a Pietroburgo” tratto da “Le notti bianche” di Dostojevskij.
Nel 2000,alla presenza di oltre tremila persone viene inaugurata,grazie all’Assessorato e al comune di Caserta,una sua grande antologica nella Reggia di Caserta. La mostra è curata da Luciano Caprile ed è accompagnata da un catalogo monografico edito da Charta che raccoglie oltre settanta lavori degli ultimi trenta anni.
Nel 2002 viene allestita un’altra sue antologica a Palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno.
Nel 2004 gli viene assegnato dal Ministero dei beni e attività culturali,al Palazzo del Senato a Milano il Premio dell’Internazionalità.
Nel 2006/07 ricordiamo una mostra itinerante in Spagna in spazi museali ad Alicante,Valencia e Barcellona con catalogo edito da Triquinuela de Artes.
Nel 2007 Gillo Dorfles cura un’altra grande antologica al Maschio Angioino di Napoli a cura dell’assessorato del comune di Napoli.La mostra prevede una monografia edita da Tecnomedia e curata da Gillo Dorfles.
Solo nell’ultimo anno 2008 ha esposto a New York,Miami,Madrid e Shanghai.
LINGUAGGIO PITTORICO
Donzelli “rilegge” gli ultimi cento anni del passato artistico. Analizza la traccia che il Novecento ha lasciato nella cultura del mondo intero. Il linguaggio è ironico e dissacrante e si esprime attraverso “orme mnemoniche”.
In ogni suo dipinto queste orme o simboli di Picasso,Mirò,Boccioni,Warhol,Fontana,Burri,Kandinsky,e tanti altri,fissano in uno spazio ciò che dell’arte il tempo ha cristallizzato.
Queste orme della memoria, simboli di un passato artistico grandioso ,convivono armoniosamente con oggetti semplici e quotidiani che rivelano uno spirito ludico e soprattutto autoironico.
In un mondo di frammentazione estrema e rapide evoluzioni la funzione dell’artista è legata alla restituzione di frammenti della memoria per farli divenire potente forza creatrice non soggetta ad omologazione.
La sua tecnica è fresca e prepotente,si sporca di colori purissimi e tangibile matericità .
Hanno scritto di lui storici dell’arte quali: Enrico Crispolti,Luciano Caprile,Roberto Sanesi,Luciano Caramel,Gerard George Lemaire,Tommaso Paloscia,Gillo Dorfles e tanti altri.
Le foto sono state scattate da Sefora.
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